Il termine circulating supply (offerta circolante) si riferisce al numero di monete o token di criptovaluta disponibili pubblicamente e circolanti sul mercato.

La circulating supply può aumentare o diminuire nel tempo. Ad esempio, l’offerta circolante di bitcoin aumenterà gradualmente fino a raggiungere un massimo pari a 21 milioni di monete (attorno all’anno 2140). Un aumento così graduale è legato al processo di mining che genera sempre meno monete col passare del tempo.
In alternativa, eventi di coin burn (come quelli eseguiti periodicamente da piattaforme come Binance), provocano una diminuzione dell’offerta circolante, rimuovendo definitivamente le monete dal mercato (e aumentandone, di conseguenza, il valore).
La circulating supply si riferisce alle monete accessibili al pubblico e non va confusa con l’offerta totale (total supply) o l’offerta massima (max o maximum supply).
L’offerta totale viene utilizzata per quantificare il numero di monete esistenti, ovvero il numero di monete già emesse meno le monete bruciate. La total supply è fondamentalmente la somma dell’offerta circolante e delle monete che sono bloccate a garanzia.
L’offerta massima, invece, calcola la quantità massima di monete che esisteranno, comprese le monete che verranno minate o rese disponibili in futuro.
Infine, l’offerta circolante di una criptovaluta può essere utilizzata per calcolare la sua capitalizzazione di mercato (market cap), che viene generata moltiplicando l’attuale prezzo di mercato per il numero di monete in circolazione. Quindi, se una certa criptovaluta ha una fornitura circolante di 1.000.000 di monete che vengono scambiate a 5 dollari ciascuna, la capitalizzazione di mercato risulta pari a 5.000.000.