Ethereum è una piattaforma blockchain con una propria criptovaluta, abbreviata spesso in Ether (ETH) e un proprio linguaggio di programmazione, chiamato Solidity. Il suo creatore è l’iconico programmatore Vitalik Buterin.

Ethereum deve gran parte delle sua fama agli smart contract, ovvero a programmi che eseguono automaticamente le azioni necessarie per adempiere a un accordo tra diverse parti su Internet: la principale innovazione di Ethereum è stata proprio la progettazione di una piattaforma che permette di eseguire tali contratti utilizzando la blockchain.
Oltre agli smart contract, la blockchain di Ethereum è in grado di “ospitare” altre criptovalute, chiamate token, attraverso l’uso del suo standard di compatibilità ERC-20. Infatti, questo è stato finora l’uso più comune della piattaforma ETH.
Ad oggi sono stati lanciati migliaia di token conformi a ERC-20; alcuni di questi (ad esempio, BNB e LINK) sono fra le prime 100 criptovalute per capitalizzazione di mercato.
Ethereum è considerata la regina delle criptovalute, in quanto è seconda per valore di mercato solo a bitcoin (e c’è chi ipotizza che in futuro possa superarlo, attuando il cosiddetto flippening).
Nel 2016 ETH ha subito un importante hard fork, dal quale è nato Ethereum Classic (ETC).
Ethereum 2.0: da Proof of Work a Proof of Stake
Come Bitcoin, Ethereum è nata basandosi su un algoritmo di consenso Proof of Work (PoW), detto Ethash. Il processo richiede ai miner di trovare il nonce di un blocco, e solo i blocchi con un nonce valido possono essere aggiunti alla chain.
A metà settembre 2022, il Proof of Work è stato dismesso a favore del Proof of Stake (PoS), in una migrazione che è stata chiamata The Merge.
La transizione al Proof of Stake elimina anche il mining da Ethereum. In molti pensano che i miner di ETH si trasferiranno su Ethereum Classic (che funziona ancora in PoW), altri che nascerà l’ennesimo nuovo token – magari più d’uno – tramite hard fork.
Secondo vari analisti, il PoS presenta diversi vantaggi rispetto al PoW:
- Meno dispendioso in termini energetici (fino al 99%)
- Più decentralizzato (minori economie di scala nello staking)
- Più sicuro (network più difficile da attaccare)
- Inferiore emissione di ETH (possibile offerta deflazionistica)
- Apre ad ulteriori aggiornamenti di scalabilità
The Merge è solo la prima di 6 fasi che dovrebbe portare Ethereum a scalare fino a raggiungere 100.000 transazioni al secondo. Eccole riassunte qui sotto:

Merge
Come accennato poco sopra, il Merge (ovvero la fusione fra la vecchia mainnet (execution layer) con la Beacon Chain (consensus layer)) è avvenuto il 15 settembre 2022, attorno alle ore 08:45: da quel momento Ethereum ha dismesso il PoW ed è passato in PoS.

Secondo Vitalik Buterin, con The Merge lo sviluppo di Ethereum è al 55%.
Surge
The Surge prevede l’introduzione dello sharding, ovvero una tecnologia che divide il database in parti più piccole.
I validatori vengono divisi in gruppi e ognuno di questi dovrà controllare e validare solo una sottoparte, velocizzando di conseguenza la procedura.
Scourge
The Scourge è stato aggiunto da Buterin al diagramma solo in un secondo tempo (il 4 novembre 2022).
L’obiettivo di Scourge è quello di garantire un’inclusione delle transazioni affidabile e neutrale, nonché evitare la centralizzazione e altri rischi derivanti dal MEV (Miner Extractable Value, che indica quando un miner anticipa gli altri partecipanti al network decidendo quali transazioni collocare in un blocco e in che ordine. Ciò gli permetterebbe di duplicare tutte le offerte vincenti del mempool, ed eseguire le loro transazioni prima che altri riescano a realizzare un profitto).
Verge
The Verge consiste nella sostituzione di una struttura dati utilizzata da Ethereum per salvare i dati delle transazioni e dello stato della chain.
In questo modo si andrà a risparmiare molto spazio di archiviazione (che è una risorsa fondamentale).
Purge
Anche The Purge coinvolge la riduzione dello spazio utilizzato dalla blockchain. Nel particolare i nodi memorizzeranno solo lo storico di un anno.
Ci saranno delle tecniche di recupero delle info più vecchie.
Splurge
Infine con The Splurge i 5 precendenti update verrano “armonizzati” per lavorare congiuntamente, consentendo al layer 1 di Ethereum di scalare.
Shanghai + Capella = Shapella
L’aggiornamento di Shanghai si è attivato alle 00:27 del 13 aprile 2023 (ora italiana) e si è completato alle 00:42 circa.
Shanghai ha un impatto sui client di esecuzione di Ethereum ed è avvenuto in parallelo con Capella, che lavora invece a livello dei client di consenso: ecco perché, insieme, questi aggiornamenti sono noti col nome di ‘Shapella’.
Questo upgrade consente agli staker/validatori di Ethereum di ritirare i propri fondi dalla Beacon Chain. I prelievi possono essere parziali o totali.
- Prelievo parziale: rimuove i premi da staking del validatore, riducendone il saldo a 32 ETH
- Prelievo totale: rimuove l’intero saldo dallo staking
Anche se tutti i validatori assieme volessero prelevare, parzialmente o completamente, tutti i loro asset, il sistema ha un limite temporale sul numero dei prelievi che tende a rallentarli quanto più aumenta la richiesta: in tal modo il prezzo di ETH non dovrebbe risentirne negativamente.
Dove comprare Ethereum (ETH)
Sito ufficiale Ethereum: https://ethereum.org/it/
Grafico e quotazione Ethereum: