Con sound money si intende il denaro che non è soggetto a un improvviso apprezzamento o deprezzamento di valore, in genere riferito a valuta rimborsabile in oro. Il termine sound (suono) deriva probabilmente dal rumore che fanno le monete metalliche (d’oro, d’argento o di rame) quando vengono lasciate cadere.

I sostenitori di Bitcoin ritengono che BTC sia sound money a causa della sua offerta fissata a 21 milioni di pezzi e del programma di emissione prevedibile, a differenza della moneta fiat.
Se gli asset con una total supply fissa come bitcoin sono considerati sound money, i fan di Ethereum dicono invece che ETH è ultrasound money in quanto potrebbe diventare un asset deflazionistico col passare del tempo (ovvero con un’offerta totale che addirittura diminuisce).
Il concetto di ultrasound money è stato reso popolare da Justin Drake, un ricercatore della Ethereum Foundation: visto che “ultrasound” è traducibile anche in “ultrasuono”, nell’iconografia viene spesso utilizzato il pipistrello per rappresentare questo denaro, come riferimento al fatto che questi animali emettono ultrasuoni per effettuare l’ecolocalizzazione.
Tecnicamente parlando, le argomentazioni di Ethereum ruotano attorno a due aspetti principali:
- l’aggiornamento EIP-1559, ad agosto 2021
- il passaggio Proof-of-Stake, a settembre 2022
L’implementazione di EIP-1559 ha introdotto una minimum base fee che viene bruciata ad ogni transazione, mentre il passaggio a PoS ha ridotto l’emissione media giornaliera di ETH di circa il 90%: la cosa viene spesso chiamata “triplo halving“, in quanto la riduzione dell’emissione è simile a tre halving di Bitcoin.
Se sulla rete di Ethereum si registra una buona attività, gli ETH totali bruciati dalle transazioni superano quelli emessi rendendo così ETH deflattivo.
Il primo giorno deflazionistico di ETH risale a settembre 2021, un mese dopo il lancio dell’aggiornamento EIP-1559. Da allora, ETH è riuscito a superare la soglia deflattiva giornaliera in diverse occasioni.

Dopo il Merge è necessaria un’attività significativamente inferiore affinché ETH diventi deflazionistico, poiché l’emissione è diminuita in modo notevole. Come puoi osservare dall’immagine qui sopra, da circa la metà del mese di gennaio 2023 gli ETH bruciati sono sempre stati superiori a quelli emessi.