L’apeing è quando un trader di criptovalute acquista un token poco dopo il lancio del progetto senza condurre ricerche approfondite, in preda alla FOMO, perché ha paura di perdere potenziali guadagni.
Il termine apeing è diventato popolare durante la “DeFi Summer” del 2020, quando il lancio senza preavviso di un sacco di progetti di token ha portato una piccola percentuale di trader a realizzare profitti significativi dall’acquisto di quelle monete in un lasso di tempo molto breve dopo il lancio iniziale.
Quando le storie di questi importanti guadagni sono trapelate sui social media, altri trader hanno cercato di emularli acquistando i token di qualsiasi progetto appena lanciato senza condurre ricerche approfondite. Questo approccio di “basso QI” alla selezione dei token da acquistare è ciò che dà il nome a apeing, ovvero comportarsi come una scimmia.

In casi più rari si utilizza anche ape in (anziché apeing), per similitudine a all in (“fare all in” significa infatti investire tutti i propri soldi in un determinato asset).
In generale, nell’ambito delle criptovalute, le scimmie sono fra i soggetti più utilizzati. Una delle più note (ed imitate) collezioni di NFT si chiama infatti Bored Ape Yacht Club, esiste un token che si chiama APEcoin e c’è anche un DEX/piattaforma di Yield Farming che ha preso il nome di ApeSwap.