Schema Ponzi e Piramidale, quali sono le differenze?

Lo schema Ponzi e quello piramidale sono due dei principali metodi per truffare gli investitori nel mondo degli investimenti.
Schema Ponzi e schema piramidale

Le truffe nel mondo degli investimenti

Nel mondo degli investimenti sia tradizionali che crypto, due termini vengono spesso menzionati in relazione a frodi e truffe: schemi Ponzi e schemi piramidali. Sebbene entrambe siano tecniche fraudolente che promettono rendimenti elevati, esistono differenze significative tra i due e riconoscerle è essenziale per proteggersi da potenziali inganni finanziari.

All’interno dell’approfondimento di oggi andremo in profondità riguardo alla storia e agli attuali casi di applicazioni di questi schemi atti a truffare gli investitori, soprattutto quelli meno esperti.

Introduzione allo schema Ponzi

Lo schema Ponzi prende il nome da Charles Ponzi, un immigrato italiano negli Stati Uniti che ha creato questo schema fraudolento all’inizio del XX secolo con l’obiettivo di arricchirsi alle spalle degli investitori americani. Il tutto si basa su una premessa ingannevole: i rendimenti pagati ai primi investitori non provengono da profitti legittimi derivanti da investimenti, ma dalla liquidità messa in gioco dai nuovi partecipanti. Solitamente i rendimenti attesi dagli schemi Ponzi (ma anche da quelli piramidali) sono estremamente allettanti e al di sopra del rendimento offerto in media dal mercato.

Il promotore della truffa non investe mai la liquidità ottenuta dai clienti ma la usa solamente per ripagare gli investitori arrivati per primi. Questo sistema è molto ingannevole in quanto in un primo lasso di tempo il truffatore riesce a pagare rendimenti a i primi investitori, fingendo dunque di riuscire a mantenere le promesse a tutti gli altri.

Il meccanismo si rompe quando il truffatore non riesce più a trovare nuovi utenti disposti a prestargli la loro liquidità, interrompendo il circolo vizioso che si era venuto a formare e facendo crollare il castello di carta.

Un’altra caratteristica degli schema Ponzi è che questi sono famosi per la loro mancanza di trasparenza e spesso forniscono solo informazioni vaghe o imprecise sul loro funzionamento, questo perché ovviamente non vogliono svelare il vero funzionamento alla base.

Funzionamento di uno schema Ponzi; fonte: Wikipedia.com

Lo schema piramidale

Iniziamo questa sezione con una premessa importante, ovvero quella che molte aziende utilizzano schemi piramidali per le loro campagne di marketing e questo è assolutamente lecito. Uno schema piramidale diventa una truffa quando questo non ha alcun limite nel numero di livelli che può raggiungere e soprattutto è alla base di un sistema fittizio dove l’oggetto o il servizio sponsorizzato è solo un mezzo per promuovere la truffa.

Lo schema piramidale coinvolge il reclutamento di partecipanti in una struttura gerarchica a forma di piramide. Qua, i partecipanti sono solitamente incoraggiati a investire denaro o risorse e a reclutare altre persone nella rete, promettendo loro ricompense finanziarie o altri benefici in cambio del reclutamento. L’obiettivo di base è creare una vasta rete di partecipanti, con il promotore in cima alla piramide, i suoi reclutatori diretti al di sotto e così via.

Gli individui coinvolti in uno schema piramidale sono tenuti dunque a effettuare un investimento finanziario iniziale ma nonostante alla base di questa truffa solitamente si trovi un servizio o un oggetto fisico da vendere, Il focus principale è quello di ottenere il numero maggiore di utenti al suo interno, in modo tale che la rete si estenda il più possibile.

Gli schemi piramidali usano un modello di marketing multilivello dove i promoter possono ottenere commissioni sia dalla vendita del prodotto alla base sia dal reclutamento di nuovi membri.

Struttura piramidale; fonte: Wikipedia.com

Schemi Ponzi e piramidali nelle crypto

Uno degli schemi Ponzi più famosi della storia crypto fu Bitconnect, questa truffa lanciata nel 2016 richiedeva agli investitori di depositare BTC ed acquistare monete Bitconnect. Una volta acquistate, le monete potevano essere bloccate nella piattaforma per un periodo di tempo specifico in cambio di rendimenti giornalieri. Più lungo era il periodo di prestito, più alti erano i rendimenti promessi. Ovviamente il sistema non era sostenibile in quanto i rendimenti offerti (in BTC) non erano frutto di rendimenti derivanti da investimenti ma solamente liquidità entrata da nuovi investitori.

Se invece vogliamo analizzare uno schema piramidale attuato nel mondo blockchain dobbiamo sicuramente fare il nome di OneCoin, che ha operato dal 2014 al 2017. Questa è stata commercializzata come una criptovaluta all’avanguardia che utilizzava tecnologie blockchain rivoluzionarie. In realtà il progetto dal punto di vista tecnico non offriva nessuna soluzione rivoluzionaria. Il core business di questa truffa era quello di attirare nuovi partecipanti offrendo ricompense significative a chi effettuava investimenti nel pacchetto OneCoin e portava nuovi utenti all’interno del sistema.

Ruja Ignatova, fondatrice di OneCoin

Differenze fra schemi Ponzi e piramidali

Per concludere cerchiamo ora di evidenziare quali siano le principali differenze tra questi due schemi. In uno schema di Ponzi, un individuo o un’entità promette rendimenti elevati agli investitori senza effettuare investimenti reali, dipendendo dalla costante entrata di denaro fresco per pagare i rendimenti ai vecchi investitori. D’altra parte, uno schema piramidale coinvolge una struttura gerarchica con partecipanti che reclutano altri partecipanti e spesso vendono prodotti o servizi. Mentre in uno schema Ponzi mancano investimenti reali, gli schemi piramidali possono coinvolgere prodotti o servizi legittimi, che però sono utilizzati solo come dei mezzi per attirare nuove persone.

Questo contenuto è frutto del lavoro di persone che amano il mondo Crypto. Seguici sui nostri canali!
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