Arriva la prima stablecoin su Bitcoin, ma fate attenzione!

Il 25 maggio, Stably ha annunciato una nuova stablecoin basata sulla tecnologia dei token BRC-20.

L’annuncio

Per coloro che non sono familiari con Stably, si tratta di un’azienda fintech con sede a Seattle che offre infrastrutture per l’ingresso e l’uscita delle valute fiat per progetti Web3. In altre parole, permettono l’acquisto e la vendita di stablecoin e alcune criptovalute direttamente tramite soluzioni di pagamento centralizzate.

Con un post su Twitter datato 25 maggio, Stably ha annunciato il lancio della prima stablecoin creata sulla blockchain di Bitcoin. Questo nuovo token sarà nativo BRC-20 e utilizzerà la tecnologia degli Ordinals per la sua creazione e scambio. Come abbiamo precedentemente discusso in questo articolo, questo nuovo trend sta dividendo la community di Bitcoin, con alcuni personaggi influenti a favore di questa innovazione e molti altri contro.

La stablecoin è stata chiamata #USD e farà parte della categoria di quelle collateralizzate, il che significa che per ogni token creato ci sarà una riserva equivalente di dollari reali garantita da Stably. Nel post su Twitter, l’azienda assicura che verranno condotte verifiche mensili da attori esterni per garantire che il rapporto del collaterale sia sempre almeno di 1:1.

Stably cavalca il trend ma attenzione alle Red Flag

Il concetto delle Inscriptions e dei token BRC-20 sono trend che, nonostante la loro apparente inutilità, continuano a far parlare di sé. In realtà l’euforia iniziale sembra essere passata, con il grosso dei volumi che si è spostato su blockchain secondarie come quella di Litecoin o Dogecoin.

Da quando è stato rilasciato lo standard BRC-20, centinaia di token sono stati minatati in pochissimi giorni e lo stesso vale per #USD che, rispetto alle tempistiche medie richieste per la creazione di nuove stablecoin, sembra aver battuto ogni record. Questo velocità nel rilascio però potrebbe anche aver portato il team di sviluppo a compiere scelte poco saggie, vediamo quelle che sono alcune red flag di questa nuova stablecoin:

  • Nonostante il rilascio immediato, su alcuni fronti sono ancora molto indietro, con il portafoglio del saldo che segnala un balance di soli 220 dollari.
  • In realtà questa non è nuova stablecoin. Esiste dal 2019 ed è stata recentemente convertita in un token BRC-20 su Bitcoin. Il rapporto più recente mostra una capitalizzazione di mercato di 7 milioni di dollari su 11 diverse blockchain, tra cui Ethereum, BNB Chain e Arbitrum.
  • La quotazione di USDS su CoinGecko mostra che il suo prezzo ha raggiunto un massimo storico di 9,89 dollari il 30 novembre, per poi crollare a 0,05 dollari il 9 dicembre 2022. Inoltre, il token ha una liquidità di soli 5.000 dollari su UniSwap.
  • L’offerta totale è superiore a 69 trilioni di dollari, ovvero più del doppio del debito nazionale degli Stati Uniti. Questo numero spropositato riflette, dal mio punto di vista, la poca serietà del progetto.
  • Stably ha dichiarato che implementerà un processo di “know your customer” (KYC) e antiriciclaggio (AML) per gli utenti che desiderano riscattare le stablecoin in dollari reali, annullando di fatto tutto il concetto di decentralizzazione e privacy.

Conclusioni

Per il momento, la nuova stablecoin #USD sembra presentare molti problemi ma soprattutti pochi casi d’uso reali all’interno della blockchain di Bitcoin. Rimane comunque un esperimento interessante che magari troverà il suo posto all’interno del mondo Bitcoin.

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