Piccolo ripasso su Polygon
Polygon è spesso erroneamente associato al concetto di Layer 2 di Ethereum. Questo perché aiuta a capire facilmente il contesto nel quale si inserisce. In realtà, questa definizione è errata, dato che Polygon si differenzia dagli altri layer 2 in quanto, all’interno della sua blockchain, ha un set di validatori proprietario a differenza delle altre blockchain scalabili come Optimism o Arbitrum che si affidano alla sicurezza della blockchain principale, in questo caso Ethereum. Dunque, Polygon è definito come una commit chain, ovvero una blockchain che cerca di risolvere i problemi di scalabilità di una blockchain principale, avendo però vita propria, una sorta di ibrido. Polygon è gestita dalla coin Matic, che è quella tramite la quale si pagano le fees di transazione per operare sulla blockchain. Rispetto ad Ethereum, le commissioni sono molto più basse (intorno ad 1$ per transazione), il che ha portato a un estremo utilizzo e popolarità negli ultimi anni a questa blockchain, con il suo token Matic, che durante il bull market del 2022 è stato uno degli asset più redditizi.

Nel 2023, il team di Polygon si è concentrato sullo sviluppo della versione Zero Knowledge di questa blockchain e l’annuncio di Polygon 2.0 è sicuramente un passo in questa direzione.
I dettagli dell’annuncio
L’annuncio, lanciato sul blog ufficiale del progetto il 12 giugno, apre con il titolo “The Value Layer of the Internet“. All’interno di questo approfondimento cercheremo di capire cosa intende il team di Polygon con questa frase.
Ma prima una piccola annotazione, questo è stato solo il primo di una lunga serie di annunci che continueranno già dalla settimana prossima e che ci accompagneranno per buona parte dell’estate. Vi consiglio dunque di continuare a seguire le nostre news per rimanere aggiornati sulle novità di Polygon 2.0.
L’idea principale dietro questo nuovo progetto è quella di creare un numero enorme di blockchain con tecnologia ZK nascoste all’utente. La proposta è quella di creare un insieme di moltissime blockchain che collaborino fra loro per aumentare la scalabilità del layer principale, il tutto mantenendo questa complessità nascosta e offrire un’esperienza d’uso rapida e semplice. Alla base di tutto questo ecosistema ci sarà un’unica moneta, ovvero Matic, che sarà quella con la quale si pagheranno le gas fees su tutti questi L2.
Introducing Polygon 2.0: The Value Layer of the Internethttps://t.co/zmzBp8zKBk https://t.co/9HAiUqJM6I
— Polygon (@0xPolygon) June 12, 2023
La tecnologia Zero Knowledge
Avevamo parlato prima di come Polygon stesse sviluppando la sua idea di blockchain scalabile con soluzioni Zero Knowledge, ma cosa vuol dire questo termine e perché ultimamente è spesso citato?
Questa tecnologia fa parte delle diverse soluzioni di scalabilità dei layer 2. Ad oggi abbiamo due principali soluzioni sulle quali i layer 2 si basano: i rollup di tipo Optimistic e i rollup ZK. Senza scendere troppo nel tecnico, vi basti sapere che blockchain come Optimism utilizzano i rollup di tipo Optimistic e questi oggi sono quelli maggiormente utilizzati. Il contro di questi rollup è quella che viene chiamata fraud-proof, che è il motivo per il quale quando vogliamo effettuare un’operazione di prelievo dei nostri fondi dalla blockchain di Optimism a quella di ETH sono richiesti almeno 7 giorni di attesa.
I rollup con tecnologia ZK sono oggi meno utilizzati dato che sono ancora in una fase iniziale del loro sviluppo. Questo perché la matematica dietro questi protocolli è estremamente complessa. Quando arriveranno i rollup ZK, non vi sarà più la necessità della fraud-proof e si potranno muovere i fondi in entrata e in uscita dalla blockchain in maniera molto più rapida. Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, è convinto che quando questa tecnologia sarà pronta, prenderà il sopravvento su tutti gli altri layer 2 in circolazione.
Come verrà costruito Polygon 2.0
Come abbiamo ripassato prima, oggi abbiamo Polygon come blockchain principale, con affianco lo sviluppo della versione ZK chiamata Polygon zkEVM. L’obiettivo ora è creare una moltitudine di layer 2 di tecnologia ZK che possano interagire con la blockchain principale e renderla scalabile. In questa ottica, la blockchain principale viene proposta come Value Layer sul quale creare e scambiare valore. Una visione cross-chain dunque che potrebbe finalmente risolvere il problema della scalabilità che ad oggi sembra essere quello principale sia per Ethereum che per le altre blockchain. Polygon 2.0 dovrebbe essere una soluzione migliore rispetto alle altre proposte, dato che non sarà necessario frammentare la liquidità fra i vari protocolli, dato che saranno tutti interoperabili nonostante il numero di questi potrebbe essere teoricamente infinito.

Il prossimo futuro per Polygon 2.0
Come vi dicevo poco fa, questo è stato solo il primo di una lunga serie di annunci che arriveranno fino a luglio inoltrato. Il prossimo arriverà il 19 giugno e riguarderà il sistema di Proof of Stake, seguirà poi un altro annuncio il 26 giugno, dove il tema principale sarà l’architettura e l’archivio dei dati. A luglio ci saranno altri due annunci, rispettivamente il 10 e il 17, dove si parlerà del token Matic e infine della struttura di Governance che probabilmente vedrà dei cambiamenti.

Conclusioni
Seguiremo con ansia i prossimi annunci del team di Polygon perché questa sembra veramente una soluzione interessante per risolvere i problemi di scalabilità che spesso limitano le blockchain.
Nonostante ciò, dobbiamo ricordarci che fino ad oggi, tutte le blockchain che si sono proposte come risolutrici del famoso trilemma della sicurezza, decentralizzazione e scalabilità hanno sempre fallito. Con Polygon 2.0, anche se non pubblicizzato come tale, il team di Polygon sta cercando di risolvere questo interessantissimo e complicatissimo problema.
Ora ci resta solo che aspettare e studiare i prossimi sviluppi!