Lido Finance accumula sempre più ETH, mettendo a rischio la decentralizzazione

Giorno dopo giorno, Lido Finance ottiene sempre più ETH e inizia a diventare una seria minaccia alla decentralizzazione di questa blockchain.

Lido dominatore assoluto

Con il completamento del Merge e il passaggio di Ethereum a un algoritmo di validazione dei blocchi chiamato Proof of Stake, il panorama delle criptovalute ha visto la proliferazione di servizi dedicati allo staking degli ETH. La maggior parte di questi servizi offre la possibilità di mantenere liquidi gli ETH in staking tramite soluzioni chiamate Liquid Staking. Tuttavia, uno di questi servizi, Lido Finance, sta emergendo come il dominatore indiscusso in questo settore e si sta rivelando una minaccia alla decentralizzazione di questa blockchain. Attualmente, questa dApp controlla oltre il 32% di tutti gli ETH in staking, superando di più di quattro volte il suo concorrente più principale, ovvero il servizio offerto da Coinbase. Il segreto di questo successo risiede senza dubbio in stETH, un token liquido che consente agli utenti di sfruttare i propri ETH nella DeFi, nonostante siano bloccati su Lido.

Il problema di centralizzazione

Il campanello d’allarme sulla centralizzazione è stato suonato da Evan Van Ness, chief decentralization officer di Ethereum, attraverso un recente tweet in cui ha dichiarato: “Lido potrebbe rappresentare il più grande attacco alla decentralizzazione di Ethereum nella nostra storia”. Mai prima d’ora, ad eccezione dei primissimi mesi dal lancio, si era assistito a una concentrazione così massiccia di ETH in mano a una singola entità. Questo fenomeno costituisce senza dubbio una seria minaccia per la sicurezza di questa blockchain, poiché conferisce a Lido un enorme potere decisionale quasi incontrastabile grazie alla quantità considerevole di ETH a sua disposizione.

La regola del 22% e i competitors di Lido

Nel tentativo di affrontare il problema della centralizzazione, alcune dApp che offrono servizi simili a Lido avevano concordato di introdurre la “regola del 22%“. Questa regola, di cui abbiamo parlato in questo articolo, limitava la quantità massima di ETH all’interno di una singola dApp al 22%, riducendo così il rischio di centralizzazione. Tuttavia, Lido Finance, con una percentuale di ETH ben superiore al 22%, ha rifiutato di aderire a questa regola, rendendola di fatto inefficace. Fortunatamente, stanno emergendo soluzioni alternative a Lido, come Frax Finance, che, grazie alla sua struttura innovativa, offre rendimenti superiori sugli ETH in staking, guadagnando rapidamente quota di mercato. Altre dApp come Figment e Rocketpool stanno gradualmente migliorando i loro servizi per diventare sempre più competitivi e imporsi come alternative valide a Lido.

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