La SEC accusa gli exchange
Come vi avevamo già raccontato in questo articolo, la SEC, ovvero la Security and Exchange Commission americana, aveva accusato due dei principali exchange di criptovalute al mondo, ovvero Coinbase e Binance, di offrire il trading di security non registrate e altri reati secondari.
Una security, per la legge americana, si definisce come un registro che rappresenta la proprietà di una parte di un’azienda o di un debito che qualcuno deve pagare. Gli investitori comprano queste “securities” per diventare proprietari di una piccola parte di un’azienda (come azioni) o per prestare soldi a un’azienda o al governo (come obbligazioni). Per offrire il trading di asset considerati come security sul suolo americano, è necessario sottostare alle regole imposte dalla SEC e le accuse, prima a Coinbase e Binance, ora a Kraken, significano che questi exchange non stanno, secondo la commissione, all’interno di queste regole.

Le accuse a Kraken
Direttamente dal sito ufficiale della SEC, si può verificare quali siano le accuse specifiche che la commissione ha riportato a Kraken. Come detto nell’introduzione, l’accusa principale è quella che l’exchange americano rendesse possibile il trading di security non registrate, nello specifico progetti come Solana, Cardano o Polygon. È interessante notare come questa volta, però, nella lunga lista non è stato inserito XRP, data la recente causa persa da parte della commissione riguardo all’accusa che questa fosse una security. Un’altra accusa, forse ancora più grave, riguarda la possibilità che Kraken abbia movimentato i fondi dei clienti in maniera illecita, unendo quelli di molti clienti in conti unici senza tenerli separati.
Ovviamente il founder e CEO di Kraken, Jesse Powell, ha respinto tutte le accuse e la risposta dell’exchange non ha tardato ad arrivare direttamente dal blog ufficiale.
USA's top decel is back with another assault on America. The masochists haven't been happy with the beatings they've been taking in NY and are shopping for a different flavor of RegDom in CA. I thought we settled all their concerns for $30m in Feb. Now they're back for seconds? https://t.co/SkfPJyneUz
— Jesse Powell (@jespow) November 21, 2023
Il futuro della causa
Tendenzialmente, come avvenuto con le accuse a Binance e Coinbase, questa tipologia di processi è estremamente lenta e ci potranno volere mesi per avere un continuo della vicenda. Non ci scordiamo che, però, la SEC, nel febbraio di quest’anno, aveva già affrontato un’altra causa contro Kraken, questa volta relativa al servizio di staking. Nel giro di poche settimane quella accusa si era trasformata in una pena vera e propria, con Kraken che ha dovuto fermare il suo programma di staking e pagare una multa da 30 milioni di dollari.
In questi mesi, si sta giocando il futuro della regolamentazione crypto in America e nel mondo. Ovviamente, nessuno sa come andrà a finire e la speranza è quella di trovare un compromesso ragionevole che favorisca il progresso rimanendo però nella legalità e nella sicurezza per gli utenti che utilizzano questi servizi.