Una dichiarazione importante
Il trend del momento all’interno del mondo blockchain è sicuramente quello degli istituzionali, con questi ultimi che nelle scorse settimane hanno continuamente rilasciato dichiarazioni positive per questo asset. Oltre all’innumerevole lista di richieste di emissione di un ETF spot, simbolo di un forte interesse per questo settore, non sono mancate dichiarazioni importanti, una fra tutte quella rilasciata all’interno di un’intervista alla rivista FOX, da parte del CEO di BlackRock, Larry Fink. Questo ha ricordato a tutti la sua intenzione di collaborare con le autorità americane per arrivare all’approvazione del primo ETF spot, aggiungendo inoltre che secondo lui questo asset potrebbe essere considerato come la rappresentazione digitale dell’oro.
JUST IN: $9 trillion asset manager BlackRock CEO says crypto is digital gold and "#Bitcoin is an international asset." pic.twitter.com/x0NGcBdzA2
— Watcher.Guru (@WatcherGuru) July 5, 2023
Bitcoin come oro digitale, cosa vuol dire?
Se seguite da un po’ di tempo questo settore, vi sarà capitato più di una volta di sentire il concetto di bitcoin considerato come il metallo prezioso dell’internet. Infatti, quest’ultimo è considerato da molti come l’oro digitale, questo a causa delle sue caratteristiche di scarsità e incorruttibilità. Già il concetto di mining, introdotto da Satoshi Nakamoto, porta le persone a legare bitcoin al concetto dell’oro. Inoltre, dato che di bitcoin ne esisteranno solo 21 milioni ed è quindi una risorsa scarsa, viene spesso e volentieri paragonato al metallo prezioso, risorsa scarsa per eccellenza. Inoltre, bitcoin è incorruttibile, nel senso che è impossibile falsificarlo e non si deteriora con il passare del tempo.
Probabilità al 50%
Questa dichiarazione ha riportato entusiasmo al mercato che negli ultimi giorni aveva presentato un andamento leggermente ribassista. Alcuni analisti dichiarano che BlackRock abbia il 50% di possibilità che il suo ETF venga accettato. Dalla sua parte abbiamo lo storico di richieste che hanno un tasso di approvazione da parte della SEC vicino al 100%; ma nonostante questo è ancora difficile prevedere cosa deciderà l’ente di regolamentazione americano.