Cos’è successo?
Con un tweet tramite il suo profilo ufficiale, l’azienda di hardware wallet GridPlus ha annunciato la decisione di rendere open source il firmware dei suoi dispositivi. Questa scelta coraggiosa mira a sottolineare la trasparenza di GridPlus come azienda, mettendosi in opposizione alla situazione poco trasparente nella quale Ledger si trova in questo momento.
The most trusted name in cryptography, relied upon by the world's governments for their highest security applications for decades, sold products backdoored by the CIA. How can we ensure this won't happen again? Open-source software.
— GridPlus 🦇🔊 (@gridplus) May 18, 2023
GridPlus will open-source its firmware in Q3. pic.twitter.com/889OnqXd20
Perché questa scelta?
Come abbiamo visto in questo video, dopo la scelta da parte di Ledger di lanciare un nuovo servizio che consentirebbe il recupero della seed phrase, molti esperti di sicurezza del settore sono stati molto critici e gli utenti hanno iniziato a dubitare della sicurezza di questi prodotti.
I competitor non hanno perso tempo nel tentativo di soddisfare le preoccupazioni dei clienti di Ledger, con GridPlus, in particolare, che ha annunciato che il codice dei suoi dispositivi sarà reso open source e quindi disponibile per l’analisi e la verifica già all’inizio del terzo trimestre di quest’anno.
Diventerà il nuovo standard?
Vi ricordate cosa è successo dopo il fallimento dell’exchange FTX e il panico generale che si è diffuso tra tutti gli exchange centralizzati? I principali attori del settore hanno introdotto la Proof of Reserve, che consiste in una serie di documenti costantemente aggiornati che mostrano i bilanci degli exchange quasi in tempo reale. Questo con l’obiettivo di dimostrare che questi possiedono tutti gli asset dei clienti.
La situazione attuale, dal mio punto di vista, è molto simile, con GridPlus che ha sfruttato l’incertezza sulla trasparenza di Ledger per presentarsi come una soluzione migliore. È possibile che Ledger, insieme a tutte le altre aziende di cold storage, decida di fare lo stesso per non perdere una fetta importante di mercato. In questo scenario, il cliente finale sarebbe il principale beneficiario, poiché potrebbe verificare il codice degli strumenti utilizzati per proteggere le sue criptovalute.
Ovviamente questo sarebbe un passo enorme verso la trasparenza del settore, che vede nei cold storage una tassello fondamentale per il suo sviluppo. Per chi è interessato e non sa come gestire le proprie criptovalute all’interno di hardware wallet come Ledger, Trezor o GridPlus vi ricordo che è disponibile il mio corso Crypto (in)sicurezza dove vengono trattati tutti questi argomenti.
Per trasparenza: non c’è alcun accordo economico con GridPlus e non è un articolo di endorsement ai loro prodotti. Per questo motivo questo articolo NON contiene link affiliati ad aziende terze.