Introduzione
Mi sono trovato in contatto con i ragazzi di Notable verso metà Novembre e da quando ho letto il white paper mi si è aperto un mondo.
Un mondo fatto di NFT che…finalmente hanno un senso e non sono semplici figurine.
Premetto, niente contro CryptoPunk, niente contro Cryptokitties, niente contro i più avanzati NFT che permettono di possedere case, terreni, oggetti da usare nel metavereso e niente contro ogni tipo di NFT che ha a prescindere alla base un concetto rivoluzionario.
Tutto quello che leggi in questa guida è riportato all’interno di questo video.
Importanza dei casi d’uso reali nel mondo Crypto
Sapete quanto io sia stramaledettamente fissato con i casi d’uso reali.
Lo dico sempre: è inutile fare mille mila ragionamenti e provare a scommettere su tante coin differenti, se poi dietro non ci sono progetti validi che necessitino dell’utilizzo della coin.
Alle volte sembra che ce ne scordiamo, ma le cryptovalute hanno valore proprio perché c’è un sottostante effettivo, perché c’è una domanda.
E perché qualcuno dovrebbe volere una coin? Beh, probabilmente perché serve a far qualcosa.
Questo ragionamento a mio parere sta sempre alla base della valutazione di un progetto.
Se un token non serve a nulla, quindi se non ha un reale caso d’utilizzo…non serva a nulla e quindi non vale nulla.
Cosa è un NFT Esperienziale di Notable
Ecco qual’è la nuova idea che porta Notable: si tratta del concetto di NFT Esperienziale.
Un NFT Esperienziale è un NFT all’interno del quale non si fornisce un’opera d’arte in formato digitale, non si fornisce una macchinina per giocare a un gioco di auto o una proprietà da possedere, ma si fornisce un’esperienza.
Intendo un’esperienza vera, tipo “andare a mangiare un pizza” oppure “fare una passeggiata di due ore” oppure “un’ora di formazione” o anche “un giro in barca”.
Qualcuno ora potrebbe dire: ok, ma perché devo comprare un NFT per mangiare una pizza?
Forse il concetto diventa più interessante se giriamo la domanda: con chi posso andare a mangiare una pizza?
Pensate se un NFT vi permettesse di prendere una pizza insieme a…Matilde De Angelis, oppure una passeggiata con FaviJ oppure un’ora di formazione con Alfio bardolla o esperienze di questo tipo.
Non si parla più di un NFT che ha come funzione quella di rappresentare, ma è un NFT che permette di vivere un’esperienza.
Come posso usare un NFT Esperienziale di Notable
Beh sì, tutto bello, ma chissà quanto possono costare delle esperienze NFT con personaggi famosi come quelli che ho detto.
Vero, infatti personaggi famosi probabilmente non potrebbero offrire tante cene e potrebbero offrire solo esperienze molto esclusive e per questo molto costose e quindi probabilmente quasi impossibile da avverarsi.
Ma forse non è esattamente così e seguitemi un attimo, perché voglio fare un esempio interessante.
Prendo me come riferimento (poi fra qualche anno potremo vedere come è andata a finire).
Mettiamo che io sia un Creator con un canale YouTube da 10.000 iscritti circa. Vado sulla piattaforma di Notable e metto in vendita un NFT esperienziale per una cena con me.
Mettiamo che il costo di una cena con me sia di..50€
Arriva Gina che lo compra, a me arrivano 50€ e Gina detiene un’esperienza con me sotto forma di NFT. Non è detto che debba usarla subito, lei lo ha nel suo wallet, come se fosse un biglietto che può usare quando vuole.
Passano gli anni, passano gli anni e a un certo punto il mio canale non è più da 10.000 iscritti, ma è da 100.000 iscritti.
A questo punto Gina possiede una cena non più con un Bernardo da 10.000 iscritti, che valeva 50€. Adesso ha una cena con Bernardo da 100mila iscritti che magari vale 300€!
A questo punto Gina può rivendere il proprio NFT a mercato e fare il proprio profitto. Chi compra l’NFT può decidere a propria volta se utilizzarlo oppure se detenerlo ancora più a lungo, con l’obiettivo di rivenderlo a 2000€ quando Bernardo avrà un canale da 1 milione!
Chiaramente Gina può anche decidere di usarlo eh, non è che per forza lo deve vendere (se tutti vogliono venderlo e tutti aspettano prima che Bernardo arriva a 100mila, poi a 1mln, poi a 10mln, poi a 500000mln e poi Bernardo non c’è più!😂).
Dunque gli NFT esperienziali si possono usare subito oppure si possono detenere come investimento nel lungo termine.
Ipotetico esempio di un NFT esperienziale
Pensate ai Måneskin, che fino a qualche anno fa suonavano per strada. Pensate se avessero emesso un NFT per assistere a un loro qualsiasi concerto in prima fila.
Probabilmente un NFT del genere avreste potuto prenderlo gratuitamente o per un’esigua somma di euro e oggi avreste la possibilità usarlo per un loro maxi concerto oppure venderlo con un guadagno enorme.
Pensate se avessero emesso dei bundle per finanziarsi: 20 loro concerti per…50/100 euro!
Loro avrebbero incassato i soldi subito per svilupparsi nel piccolo e chi li avesse acquistati avrebbe potuto ritirare oggi delle rewards su un investimento tutto sommato molto contenuto.
Come faccio a usare un NFT Esperienziale di Notable
Capito il potenziale di un NFT esperienziale, passiamo adesso a capire come è possibile utilizzarlo.
L’NFT deve crearlo il creator stesso attraverso la piattaforma di Notable (che per ora non è ancora stata rilasciata).
All’interno della piattaforma il creator può creare i propri NFT esperienziali e metterli a disposizione.
Può scegliere che cosa offrire, può scegliere se la stessa persona può comprare più volte, può scegliere quante repliche della stesa esperienza offrire, può indicare in che periodi si deve svolgere l’esperienza. Per esempio, per fare una giornata di sci bisogna andare di inverno quando c’è la neve, altrimenti sarà dura sciare!
Sarà onere del creator che emette l’NFT stare attento a non esagerare e a bilanciare bene la propria proposta.
Dall’altra parte l’utente compra l’NFT esperienziale, lo paga e lo tiene nel proprio wallet e a quel punto abbiamo già visto che può tenerlo o può venderlo.
Se l’utente vuole venderlo può farlo tramite qualsiasi marketplace di NFT (token ERC-721), se vuole utilizzarlo entra all’interno della piattaforma di Notable e lo riscatta.
Da lì parte il processo per la conversione dell’asset digitale in asset reale, ossia in esperienza reale.
Come essere sicuro di usare NFT Esperienziale di Notable – Assicurazione
Facciamo un esempio concreto e osserviamo una possibile problematica.
Cinque anni fa ho comprato un NFT per fare un allenamento di calcio di due ore con un ragazzo giovane ed emergente.
Oggi quel ragazzo si chiama Lionel Messi (giusto per puntare in basso) e non ha tempo di farmi le due ore oppure non ha voglia.
Quindi io ho un NFT esperienziale che lui ha creato, che io ho comprato o direttamente o indirettamente, ma alla fine non posso godere del servizio.
Cosa fare?
La piattaforma di Notable prevede un servizio assicurativo per gli NFT esperienziali, così da garantire che le prestazioni promesse vengano effettivamente svolte.
Cosa succede una volta che NFT Esperienziale è stato usato
Riepiloghiamo:
- Creator crea i propri NFT esperienziali.
- Le persone possono comprarli e rivenderli anche su altri marketplace di NFT.
- A un certo punto l’esperienza viene riscattata e da token digitale deve diventare esperienza reale. Il riscatto va fatto per forza sulla piattaforma di Notable.
- L’NFT una volta fatta l’esperienza viene distrutto.
- Piccola chicca: una volta utilizzato invece di perdere per sempre l’NFT, al posto di quello riscattato viene lasciato un NFT per la propria galleria personale, come se fosse una bacheca delle esperienze svolte.
Esempi interessanti dell’utilizzo di un NFT esperienziale di Notable
Mi voglio soffermare un attimo su un esempio interessante dell’utilizzo di un NFT esperienziale.
Primo esempio
Pensate se Quentin Tarantino all’inizio della sua carriera avesse emesso un NFT esperienziale per passare una giornata sul set di riprese con lui.
Se lo avessimo comprato avremmo potuto dar due cose:
- Detenere l’NFT per rivenderlo.
- Utilizzarlo scegliendo a quale ripresa di film vogliamo partecipare.
Nel secondo caso è come se l’NFT diventasse un biglietto passepartout per fare quel tipo di esperienza.
Facciamo un salto temporale e torniamo a oggi. Mettiamo che Quentin Tarantino vada sulla piattaforma di Notable oggi ed emette gli NFT per partecipare a una sua giornata di set.
È chiaro che che costerà tanto e non è l’investimento sul regista emergente, ma allo stesso tempo quel che si compra è un’esperienza da consumarsi nel breve o nel lungo termine.
Magari è in progetti la registrazione di un film strabiliante fra 2 anni e io posso scegliere di tenermi da parte il biglietto per quella registrazione!
Secondo esempio
Pensate a un cinema. Potrebbe scegliere di vendere un bundle di biglietti per qualsiasi film.
Cosa importa ai proprietari del cinema che film vedrà l’utente o chi userà quei biglietti. Intanto son stati comprati e il cinema mette in saccoccia posti già venduti per il futuro, che saranno utilizzabili fra 2 giorni o fra 5 anni.
Per un’azienda, per un professionista, per un’impresa non è uguale sapere che ci sono già 5000 biglietti venduti (per quando non si sa, ma sono venduti) e con soldi incassati oppure che ogni sera bisogna sperare che arrivino abbastanza persone da riempire una sala!
Insomma, come capite si intersecano diverse dinamiche: la logica del crowdfunding, la logica della pianificazione economica e del marketing, la logica dell’investimento nel medio/lungo termine.
A cosa serve la blockchain sulla piattaforma di Notable
A questo punto è ovvio farsi una domanda: ma per tutto questo serve necessariamente una blockchain e la decentralizzazione?
In prima battuta si potrebbe rispondere anche di no, un servizio del genere può farlo una qualsiasi azienda che emetta esperienze.
A meno che…quell’azienda a un certo punto…non ci sia più.
Eh già, io avevo comprato le mie esperienze su qualche piattaforma, poi covid, caos di gestione, casini e…azienda fallita e esperienza finita.
Non solo, magari avevo preso scommesso sul quel cantante emergente che ora ha vinto Sanremo e…niente, con l’azienda è finito anche il tuo diritto su quel biglietto e su quell’investimento.
Non solo, probabilmente l’azienda che fa da tramite richiederà delle commissioni, perché giustamente fa un servizio e giustamente vuole avere il suo introito.
Per cui, oltre al rischio, anche il costo.
Come sempre tutto può essere svolto nei modi in cui lo abbiamo sempre fatto, ma probabilmente possiamo permetterci anche un salto concettuale.
Non ci affidiamo più a un’azienda classica, addirittura non dobbiamo più avere fiducia di qualcuno.
Ci affidiamo al concetto di Trustless, ossia non c’è bisogno di fiducia, poiché tutto è sotto il rigidissimo meccanismo della blockchain.
A cosa serve il token di Notable (NBL)
A che serve il token NBL di Notable?
Notable come abbiamo appena detto è una piattaforma completamente decentralizzata e la gestione è affidata a una DAO, (Decentralized Autonomus Organization).
La DAO organizza tutto l’andamento e lo sviluppo. Per esempio, in un determinato momento potrà scegliere di organizzare delle lotterie ed estrarre a sorte alcuni NFT esperienziali da regalare ai vincitori.
Oppure potrà scegliere di dare uno sconto del 10% a chi detiene più di 10.000 NBL, che è un modo che spesso viene usato per far holdare un token.
Oppure potrà scegliere di bruciare NBL, così da attuare una politica deflattiva, così che NBL salga di valore.
Ci son mille cose diverse che può votare una DAO e NBL è il token di governance della piattaforma e permette di votare rispetto a tutte le decisioni.
DYOR (Do Your Own Research)
Come accennato in introduzione è importante prendere questo articolo come un’ottima idea, non rappresenta un invito all’investimento in questo progetto.
Ricorda che ogni progetto in DeFi è come un startup. Come sempre fai le tue ricerche e valuta se sei disposto a investire in un progetto che potenzialmente potrebbe portare delle perdite economiche.