Cos’è la Finanza Decentralizzata

Per capire a fondo il mondo crypto è necessario cambiare completamente prospettiva e stravolgere quel che hai sempre creduto di conoscere.

Introduzione

Entrare nel mondo della Finanza Decentralizzata (DeFi) è probabilmente una delle scelte più difficili che si possano fare. Entrare in DeFi significa mettere in dubbio buona parte della solida realtà che ognuno di noi ha da sempre vissuto e sperimentato.

Forse sarebbe meglio mettere un bel disclaimer a inizio articolo con scritto:

ATTENZIONE, LA DEFI PUÒ FARTI DUBITARE DI TUTTO QUEL CHE CONOSCI.

Ma noi non lo faremo e ci limiteremo a dire che la DeFi non è per i deboli di cuore!

Il mondo Crypto prevede di addentrarsi dentro livelli di complessità sempre maggiori, un po’ come scendere nei vari livelli di Inception e quando pensi che “ora sono arrivato a un livello di approfondimento buono, cosa vuoi che ci sia più di così?”….improvvisamente le certezze cadono e resta solo tanto altro da studiare!

Bene, non dilunghiamoci troppo e iniziamo a capire cosa è la DeFi, per cosa si caratterizza e soprattutto a cosa serve.

Tutto quello che leggi in questa guida è riportato all’interno di questo video.

Cosa significa DeFi

La DeFi è acronimo di Decentralized Finance, ossia Finanza Decentralizzata e se esiste una finanza decentralizzata è abbastanza logico pensare che ne esista una centralizzata.

Dunque possiamo dire che la finanza centralizzata è quella classica, quella della borsa di Milano, del NASDAQ, di Etoro e la finanza decentralizzata è il mondo Crypto?

Nemmeno per sogno!

Se sentite qualcuno dire questa castroneria, mi raccomando sbugiardatelo subito.

Purtroppo è un errore che sento fare spesso ed è un errore madornale, infatti quando si parla di finanza centralizzata si può fare riferimento alla finanza classica o alla finanza Crypto, ma quando si parla di finanza decentralizzata si parla sempre di mondo Crypto.

Precisazione: se DeFi è la finanza decentralizzata, la finanza centralizzata si chiama CeFi.

All’interno di questo contenuto parliamo di DeFi, ma spesso sarà necessario fare il confronto con la CeFi, che è sostanzialmente l’inverso, ma soprattutto è un sistema che ci è molto più familiare.

La CeFi è familiare perché come vedremo ha una struttura simile a sistemi economici e finanziari che utilizziamo giornalmente.

Sia ben chiaro, entrambe hanno lo stesso obiettivo primario, che è quello di permettere alle persone o alle istituzioni di accedere al mercato e ai servizi finanziari propri del mondo Ccrypto, ma lo fanno in maniera totalmente differente.

Un paio di storie interessanti

Per iniziare credo sia interessante portare due brevi esempi al fine di mettere alcuni punti fermi.

Primo esempio: pensiamo a come funziona la finanza classica. Mettiamo caso che io voglia comprare casa e per questo mi servono dei soldi e per avere i soldi vado in banca:

  • Entro in banca per chiedere il prestito.
  • Racconto perché voglio un prestito e che cosa penso di fare con i soldi.
  • Elenco tutta la lista di possibili collaterali che posso dare, ossia tutto quello che posso mettere a garanzia del prestito. Se non restituisco i soldi la banca può rivalersi su tutto il resto
  • Alla fine di una lunga trafila di controlli, di domande, di fogli e di rassicurazioni, forse riuscirò ad avere i miei soldi.

Secondo esempio: Voglio comprare delle crypto e mando i miei soldi a un grosso exchange.

I più grossi sono: Binance, FTX, Coinbase, OKeX, Crypto.com e altri.

Dentro la mia testa penso: “ok, la banca può vedere che ho mandato i miei soldi presso l’exchange, ma non cosa ci faccio dopo. D’altronde sto comprando delle crypto, le crypto sono per eccellenza anonime”.

Ma se ricordi bene per mandare dei soldi all’exchange hai avuto bisogno, prima di poter operare, di mandare la ID card, il passaporto, la tessera sanitaria, la patente o qualsiasi altro documenti di riconoscimento che possa permettere all’azienda di identificarti e confermare che sei veramente tu quella persona specifica.

Come puoi ben capire è solo un sogno che taluni movimenti non siano riconducibili a chi li esegue.

Sulla base di questi due esempi il concetto interessante da osservare non è che le banche sono infami, che son cattive o che per forza vogliamo nascondere loro i movimenti di soldi o di cryptovalute; quello che ci mostrano questi esempi è che in entrambe le due situazioni le informazioni e i soldi sono centralizzati.

E attenzione, non è una questione che da una parte sono le valute FIAT (Euro, sterline, dollari) e dall’altra sono cryptovalute.

Il controllo di un’autorità centrale si può avere indistintamente sia sulle FIAT, sia sulle crypto e in questi due esempi abbiamo visto due situazioni che sono governate da un’autorità centrale.

Nella nostra vita siamo abituati tendenzialmente a rapportarci con autorità centrali, ma non solo a rapportarci, a fidarci delle autorità centrali.

Ci sono delle ragioni storiche e tecniche che hanno fatto in modo di organizzare la società e la finanza in modo tale che fossero presenti degli enti affidabili: messi quei perni, tutto il resto ruota attorno.

Quali sono le caratteristiche della DeFi

A questo punto: che cosa è la DeFi? Prendi tutto quel che abbiamo visto e ribaltalo!

Sarebbe molto semplice da spiegare così, ma non sarebbe altrettanto chiaro.

La finanza decentralizzata richiede che venga abolita strutturalmente la figura di un’autorità centrale di cui tutti si fidano; allo stesso tempo non si può giocare in assenza di fiducia del sistema e degli altri componenti.

La finanza decentralizzata è una forma di sistema finanziario che non si basa su intermediari finanziari com ebroker, exchange o banche e utilizza invece smart contract sulla blockchain.

Facciamo un passo indietro e spieghiamo meglio cosa significa questa definizione: lLa blockchain è un sistema introdotto da Bitcoin nel lontano 2009 e si può visualizzare effettivamente come una catena di blocchi, come fosse un treno.

All’interno dei blocchi ci sono delle informazioni e ogni blocco può essere convalidato (quindi le informazioni possono essere ritenute affidabili) solo se il precedente blocco è stato già convalidato.

E come si convalida un blocco? Ogni blocco si convalida quando tanti nodi della rete sono d’accordo a convalidarlo.

E chi sono i nodi?

Proviamo a facilitare la comprensione di questo concetto riportandolo a una situazione fra persone.

Mettiamo caso che mia mamma mi abbia dato 1000€.

Per accertare che questa cosa sia veramente successa si possono fare due cose

  1. Andare da un notaio e far scrivere da lui che questa cosa è successa.
  2. Chiamare tutte le persone del vicinato, mostrare mia mamma mi ha dato 1000€ e chiedere a tutti che diano la propria conferma.

Bene, abbiamo rappresentato fisicamente quello che vuol dire validare una transazione. Validare un blocco significa validare un set di 100 transazioni (per esempio), ma capite bene che si presenta un problema.

Per ogni singola cosa che succede dovrei chiamare a raccolta un numero di persone importante, dovrei poi far sapere a tutti gli altri che questa cosa è successa davvero e….insomma, non c’è bisogno che parliamo a lungo di questo esempio e della sua impossibilità pratica.

Ecco perché è stata creata la figura del notaio! Chi altro se non un ente centrale e qualificato poteva certificare le cose più importanti?

Bene, con l’avvento della blockchain abbiamo finalmente una serie di nodi, che riescono a fare tutto quello che stavamo descrivendo ora, dal punto di vista informatico.

Dunque possono eseguire un numero di operazioni infinitamente più alto di quelle che farebbe un umano e tramite la rete internet sono presenti in ogni parte del mondo costantemente.

Abbiamo una tecnologia che permette di decentralizzare le scelte e quindi anche la finanza!

Se riprendiamo la definizione di DeFi c’era anche la parte sugli smart contract.

Gli smart contract sono protocolli informatici che facilitano, verificano, o fanno rispettare, la negoziazione o l’esecuzione di un contratto, permettendo talvolta la parziale o la totale esclusione di una clausola contrattuale. Gli smart contract, di solito, hanno anche un’interfaccia utente e spesso simulano la logica delle clausole contrattuali.

Dunque, per tornare all’esempio di prima, sono il contenuto di ogni singolo vagone del treno. 

Una volta che il singolo smart contract è stato eseguito e tutti hanno convalidato, si può passare allo smart contract successivo e così via.

Caratteristiche della DeFi

Dopo tutto questo grande excursus e questi esempi, possiamo ora definire meglio le caratteristiche fondamentali della DeFI:

  • Assenza di permesso per entrare nel sistema
  • Fiducia tramite protocolli tecnologici
  • Trasparenza completa
  • Non custodial

Approfondiamo uno a uno tutti questi aspetti.

Assenza di permesso per entrare nel sistema

Ricordate quando diceva che nella CeFi o nelle banche tradizionali abbiamo bisogno di essere riconosciuti per poter operare?

Bene, nella DeFi non c’è bisogno. Il sistema si definisce permisionless, quello che conta non è la tua identità, bensì se hai la strumentazione per poter operare con gli smart contract.

La possibilità di operare anche in questo caso non è garantita da un ente centrale, ma solo dalla ottemperanza alle regole stabilite dal sistema.

Fiducia tramite protocolli tecnologici + trasparenza

Stabilito che non c’è più un’autorità che definisca chi può e chi non può partecipare, ossia “tutti possono partecipare”, l’unico punto di riferimento è dato dalla fiducia verso i protocolli informatici e tecnologici.

Ed essendo i protocolli completamente pubblici e le transazioni anch’esse pubbliche, diventa immediato che il sistema sia completamente trasparente.

Chiunque sa cosa e quando e da chi è stato preso!

Non custodial

L’ultimo punto, non di poco conto, è il concetto di NON CUSTODIAL

Infatti nella finanza decentralizzata l’accesso al nostro portafoglio o ai nostri portafogli lo abbiamo solamente noi.

Le chiavi di accesso sono private e nessun altro le può sapere (se non con atti di frode o di forza).

Nel caso della CeFi le chiavi delle nostre cripto non sono custodite da noi.

Pensa a Binance, a Crypto.com, a Bitpanda e tutti gli exchange centralizzati. Quando invii crypto all’exchange perdi il controllo delle tue valute, perché le invii a un indirizzo che non controlli direttamente.

L’exchange dà accesso tramite delle credenziali (più umane, ossia non sono chiavi di centinaia di caratteri) solo a una dashboard dove viene replicato il valore che la piattaforma ti riconosce, ma quel valore tecnicamente non è né custodito da te, né sotto il tuo possesso.

Se un giorno l’exchange si sveglia male e vuole rubare tutte le cryptovalute, lo può fare senza alcun problema!

Se un giorno una legge farlocca o imposizione governativa richiede il blocco del tuo account sull’exchange, non avrai più accesso alle tue crypto.

Esempi pratici della DeFi

Non è sicuramente obiettivo di questo articolo permettere di capire tutta la DeFi e ogni concetto che la compone; l’obiettivo è in primis dare un’infarinatura dei concetti e in secundis portare qualche esempio pratico.

Eccoci dunque alla seconda parte: proviamo a elencare qualche esempio, che probabilmente permette di capire meglio di tante parole.

Primo esempio: comprare iPhone

Voglio avere un prestito di 1500€ per comprare il nuovo iPhone. Possiamo ricorrere a due metodi:

  1. Finanza classica: apertura di un prestito con una finanziaria. Come collaterale metti il tuo stipendio (se non lo hai non apri il finanziamento), e i tuoi oggetti personali.  Se non ripaghi il prestito ti viene preso direttamente dalle buste paga, altrimenti ti viene pignorata la macchina e successivamente e il tuo nome viene inserito nel gruppo delle persone insolventi → risultato: con buona probabilità da quel momento in poi non potrai mai più accedere a prestiti. Sei schedato per sempre con cattivo pagatore.
  2. DeFi: chiedi il prestito mettendo a collaterale della cryptovaluta. Dunque ti ritrovi in tasca Euro, bloccando ETH.
    Per esempio: hai bisogno di 1500€ e in questo momento (marzo 2022) 1500€ son circa 0,55 ETH. Blocchi 0,55 ETH e in cambio prendi 1500€.

Nel momento in cui vuoi chiudere il debito puoi restituire i 1500€+piccolo interesse e così facendo sblocchi gli 0,55 ETH. Se non ripaghi i 1500€ hai banalmente perso i tuoi 0,55 ETH.

Fine.

Puoi farlo altre cento volte e per cento volte puoi perdere il collaterale, nessuno ti dirà mai niente e non sarai schedato come cattivo pagatore.

Questo contenuto è frutto del lavoro di persone che amano il mondo Crypto. Seguici sui nostri canali!
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