Cos’è una CBDC?
CBDC è l’acronimo di Central Bank Digital Currency, ovvero una criptovaluta creata dalle banche centrali di diverse nazioni. Ad oggi, sono molti gli stati che stanno compiendo i primi pilot sperimentali di questo nuovo mezzo di pagamento e uno dei casi più avanzati è quello del Brasile.
Gli stati stanno cercando di mettere in piedi questa nuova moneta, totalmente digitale, per ridurre o addirittura abolire il contante. Per gli stati, le CBDC porteranno enormi vantaggi, dato che sarà molto più facile creare o distruggere moneta, ma queste hanno anche molte problematiche in termini di privacy e libertà degli utenti.
Il 6 luglio la banca centrale brasiliana ha pubblicato sul portale GitHub il codice sorgente del progetto pilota del real brasiliano digitale. In questa occasione è stato spiegato che il progetto è destinato a essere utilizzato solo in un ambiente di prova e che l’architettura presentata potrebbe essere soggetta a ulteriori modifiche.

Le CBDC e gli smart contract
Abbiamo detto che queste CBDC sono praticamente delle criptovalute emesse da una banca centrale e saranno dunque basate su smart contract che gestiranno tutte le meccaniche di base del funzionamento. Un programmatore blockchain chiamato Pedro Magalhães ha analizzato il codice sorgente della CBDC lanciata dal Brasile, ancora in fase sperimentale, e secondo le sue analisi, sarebbero presenti funzioni che permetterebbero agli smart contract di poter congelare i fondi o ridurre il saldo al loro interno. Nello specifico, tutte le funzioni segnalate da questo programmatore sono: il congelamento e lo sblocco dei conti, l’aumento e la riduzione dei saldi, lo spostamento di valuta da un indirizzo a un altro e la creazione o la masterizzazione di documenti digitali da un indirizzo specifico.
🇧🇷 The pilot project of Brazil's #CBDC #RealDigital allows the freezing of user wallets and reducing balances | @portaldobitcoin
— Vini Barbosa (@vinibarbosabr) July 10, 2023
h/t @pemagalhaesrj
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Perché potrebbero essere utili queste funzioni?
Sicuramente il fatto che qualcuno possa congelare o modificare in maniera arbitraria il saldo dei nostri fondi non è una notizia rassicurante e come sappiamo, Bitcoin nasce con l‘obiettivo opposto, ovvero quello di renderci liberi e inattaccabili da chiunque, ci possono essere però dei specifici casi d’uso in cui queste funzioni sono richieste, pensiamo, ad esempio, che la banca centrale brasiliana potrebbe aver necessità di queste funzioni per i prestiti garantiti e altre operazioni finanziarie basate su protocolli di finanza decentralizzata (DeFi). Il problema però, secondo lo sviluppatore, è che il codice manca di specificità sulle circostanze in cui i token possono essere congelati e, soprattutto, su chi ha il potere di eseguire queste funzioni.
Conclusione
Le CBDC potrebbero offrire alcuni vantaggi come il rintracciamento delle tasse, consentendo al pubblico di controllare a quali risorse sono destinati i fondi fiscali, oltre a controllare gli acquisti effettuati dallo stato e a aumentare la trasparenza negli emendamenti parlamentari. Non bisogna però scordarsi dei lati negativi della medaglia, ovvero il fatto che questi token sono governati da smart contract del tutto centralizzati e controllati da enti terzi che, in alcuni casi, potrebbero perseguire i propri interessi anziché quelli dei cittadini.