La correlazione tra i mercati
In finanza, tutti gli strumenti finanziari hanno una propria dinamica dei prezzi, ma talvolta questa può essere simile tra asset diversi. Questa similitudine nei movimenti di prezzo è definita correlazione e asset altamente correlati si comportano in modo simile. Ad esempio, le diverse criptovalute tendono a essere altamente correlate; se il prezzo di bitcoin registra un periodo positivo, le altre criptovalute seguono approssimativamente lo stesso andamento dei prezzi. La correlazione può essere misurata numericamente come segue:
- 1: Gli asset si muovono in modo opposto.
- 0: Gli asset si muovono in modo completamente scorrelato, senza influenzarsi a vicenda.
- -1: Gli asset si muovono perfettamente in opposizione l’uno all’altro.
Bitcoin raggiunge la correlazione minima
Nell’ultimo anno, Bitcoin ha mostrato generalmente una correlazione positiva con i mercati tradizionali, rappresentati nel grafico dal Nasdaq 100 e dall’S&P 500. Infatti, il grafico evidenzia una media di correlazione superiore a zero, con picchi molto vicini a 1, che rappresenta la correlazione massima.
Tuttavia, nelle ultime settimane, abbiamo assistito a un notevole calo della correlazione. Al momento in cui scriviamo questo articolo, la correlazione è scesa a -0,48 con il Nasdaq e -0,53 con l’S&P 500.
Entusiasmo per l’ETF
Indubbiamente, il recente aumento del prezzo di Bitcoin, alimentato dalle speculazioni sull’imminente lancio del primo ETF basato su Bitcoin, ha portato a un movimento dei prezzi delle crypto del tutto indipendente dall’andamento dei prezzi del mercato tradizionale.
Mentre nel mercato delle criptovalute c’è un rinnovato entusiasmo, indicato dall’indicatore “Fear and Greed,” che ha raggiunto il massimo storico dopo quasi due anni, con un punteggio di 71 punti, non visto dal 14 novembre 2021, ovvero quattro giorni dopo il massimo storico di Bitcoin a $69.044. Nel mercato tradizionale, invece, prevale un’atmosfera di tensione e attesa, in attesa delle future decisioni della Federal Reserve in merito all’innalzamento dei tassi d’interesse. Queste situazioni, completamente opposte, hanno contribuito a ridurre la correlazione che si è verificata in questo ultimo periodo.
