Cosa aveva deciso Binance
Il 1 giugno avevamo fatto uscire la notizia che Binance fosse pronta a delistare 12 privacy coin da 4 paesi europei, fra cui l’Italia. Questa decisione era stata presa a causa delle nuove leggi e normative locali riguardanti il trading di privacy coin.
Le privacy coin sono quelle monete che nascono con l’obiettivo di rendere anonimi i loro utilizzatori, adottando tattiche di mascheramento degli address all’interno della blockchain.
All’interno del comunicato, Binance comunicava come si fosse trovato costretto a delistare queste monete a causa dei regolatori che citavano la narrativa delle crypto utilizzate come strumenti per l’antiriciclaggio e il finanziamento terroristico. La decisione prevedeva che oggi, 26 giugno, Binance delistasse 12 crypto, nello specifico: Decred (DCR), Dash (DASH), ZEC, Horizen (ZEN), PIVX (PIVX), Navcoin (NAV), Secret (SCRT), Verge (XVG), Firo (FIRO), Beam (BEAM), XMR e MobileCoin (MOB).
Binance cambia idea
L’exchange numero uno al mondo ha deciso di annullare il piano di delisting in Europa dopo aver rivisto le operazioni per conformarsi alle normative locali. All’interno di una nota Binance ha dichiarato che: “Dopo aver considerato attentamente il feedback della nostra comunità e di diversi progetti, abbiamo rivisto il modo in cui classifichiamo le privacy coin sulla nostra piattaforma per conformarci ai requisiti normativi dell’UE.”
I vari team delle monete coinvolte hanno comunicato sui loro canali di comunicazione la buona notizia che ha colpito positivamente le loro community.
Il futuro delle privacy coin
Nonostante questa news, il futuro delle privacy coin rimane ancora molto incerto. Ricordiamo che in Europa è stato lanciato di recente il MiCa, ovvero il piano europeo per regolamentare il mondo della blockchain. Nonostante non ci sia stato un divieto ufficiale, le privacy coin rimangono in una zona grigia della nuova legislazione, ma il trend sembra essere quello di limitarle sempre di più.
